BARO IRRICONOSCENTE

 

domenica, 14 ottobre 2012

BARO IRRICONOSCENTE

Lo studente gioca a carte per tutta la notte. Il militante operaio durante la nottata esegue le pulizie, le riparazioni e il rifornimento e, nel contempo, assicura la sicurezza. Nel Giardino Scotto si svolge la significativa festa della stampa comunista, parodia del libero governo di liberi lavoratori; è la sintesi della società futura finalmente liberata dallo sfruttamento inumano del sistema mercato del capitale. Sembra di vivere in un sogno, ma la raffigurazione plastica del peccato di quel particolare studente che continua a giocare a carte, distrugge tutto il terrestre Paradiso pisano. Quel singolare studente, pur non avendo mai lavorato neppure con l’intelletto ma, in quanto figlio di onorevole, per la rapida carriera da professionista della politica, continua benissimo a vivere nel lusso. Gli ignari dicono che sia molto intelligente e che abbia una capacità oratoria fuori dal normale, ma la capacità di calcolare, di immagazzinare informazioni corrisponde, in ugual misura, soltanto nell’adeguare i comportamenti al personale tornaconto, nel giocare bene le proprie carte sempre e comunque, ad ogni costo, con tutti i mezzi. Bravo è il baro irriconoscente! (Ricordo da un racconto di Tirella).

R  A  Z  Z  A       D  A  N  N  A  T  A
Dai miglioristi,
 pur aspettandomi di tutto
 durante i vari cicli politici,
 sono sempre stato sorpreso,
 amaramente addirittura sbigottito,
 per le loro acrobatiche giravolte,
 impreviste, incomprensibili, ingiustificabili,
 le quali, comunque, riportavano
 immancabilmente indenni
 gli onorevoli deretani sulle ambite poltrone.
 -Renzo  Mazzetti-

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