PENSIERO
martedì, 28 agosto 2012
PENSIERO
L’atteggiamento del pensiero attivo non coglie un qualcosa
che già è, ma costruisce, trasforma, scompone e ricompone, sempre convinto che
la sua costruzione può venire ulteriormente modificata, ampliata, corretta.
Esso lavora sul provvisorio. Costruisce delle teorie matematiche e fisiche, ma
sempre riservandosi di perfezionarle, estenderle, reinterpretarle. Si rivolge
all’esperienza, ma non accontentandosi mai di ciò che essa dà spontaneamente;
sa di dover elaborare con intelligenza l’interrogazione per ottenere
dall’esperienza una risposta accettabile; e sa che questa risposta, comunque
interessante, non escluderà mai un’ulteriore interrogazione più precisa,
rivolta ad approfondire il senso della prima. Per il pensiero scientifico né il
mondo esterno, né la nostra stessa razionalità costituiscono qualcosa di divino
di intoccabile. Tutto può e deve venir trasformato dall’opera umana. Si
interviene sullo sviluppo dei fenomeni per correggerlo a nostro vantaggio; si
interviene sui nostri stessi metodi di agire sopra i fenomeni per ottenere
un’azione più efficace. In altri termini [seguendo la celebre glossa di Marx a
Feuerbach] non ci si limita più a interpretare il mondo, ma si opera per
modificarlo. Capire la struttura del pensiero scientifico significa capire
anche la contrapposizione totale tra scienza e metafisica; significa capire che
il lavoro del pensiero consiste in una perenne costruzione di tecniche, non
nell’enunciazione di verità assolute. (Meditazione sul Pensiero scientifico di
Ludovico Geymonat).
I L C O M U N I S
M O
IL COMUNISMO PER NOI NON E’
UNO STATO DI COSE
CHE DEBBA ESSERE INSTAURATO,
UN IDEALE AL QUALE LA REALTA’
DOVRA’ CONFORMARSI.
CHIAMIAMO COMUNISMO
IL MOVIMENTO REALE CHE ABOLISCE
LO STATO DI COSE PRESENTE.
-Carlo Marx-
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