AMBULATORIO DOMESTICO

martedì, 3 luglio 2012

AMBULATORIO DOMESTICO

Individuata la malattia di Maya di natura cardiaca, la terapia le sarà indispensabile per tutto il resto della sua vita. Ogni mattina deve prendere tre pasticche e di questa necessità ineluttabile, sembra veramente consapevole. Infatti si avvicina a me mentre faccio colazione e mi guarda come in attesa di qualcosa a cui non può sfuggire. E’ come se sentisse il richiamo di un orario e c’è da sottolineare che non assume le pasticche con il cibo, ma le vengono somministrate direttamente in bocca. Prima di uscire di casa passa ogni mattina dall’ambulatorio domestico. Si piazza sulla sedia più vicina a me e aspetta che le cacci in gola le tre pasticche. Quindi esce per i fatti suoi. (Tratto dai racconti di Maya).

G  A  T  T  A       M  A  Y  A
Sulla mia pancia sento battere il tuo cuore
e il mio respiro culla il tuo corpo amico.
L’innocenza animale è distesa nell’abbandono
e m’insegna il vero, la lealtà, l’affetto.
Oltre l’umano percepisco commosso l’indefinito
e il tuo intenso guardare nel mio sguardo.
Vedo la tua pelosa zampina che si protende
e affettuosamente con l’unghia il mio volto lambisce.
-Renzo  Mazzetti-

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