TIMORE

 VENERDÌ, 17 FEBBRAIO 2012

TIMORE

 

Brevissima e ansiosissima è la vita di quelli che dimenticano il passato, non curano il presente, temono il futuro: giunti all’ultima ora, tardi comprendono, disgraziati, di essere stati tanto tempo occupati a non far nulla. Né si credano prova di lunga vita le ripetute invocazioni alla morte: li tormenta l’ignoranza fra passioni incerte che incorrono proprio in quel che temono; si augurano spesso la morte perché ne hanno paura. Non è prova che vivono a lungo neppure il fatto che spesso il giorno gli sembra eterno, che in attesa dell’ora convenuta per il pranzo, si lamentano che il tempo non passa mai; se poi le loro occupazioni li abbandonano lasciandogli disponibilità di tempo, ondeggiano e non sanno come impiegarlo o trascorrerlo. Perciò si propongono un’occupazione qualunque e tutto il tempo intercorrente gli pesa, così come, quando si è fissato il giorno di uno spettacolo di gladiatori, o quando si aspetta il momento stabilito per qualche altro spettacolo o piacere, vorrebbero saltare i giorni di mezzo. Per loro ogni rinvio di una cosa sperata è lungo: ma quel tempo, che amano, è breve e corre a precipizio e ancor di più si accorcia per loro la colpa: ché passano da una cosa all’altra e non possono fermarsi in una sola passione. Per loro non sono lunghi i giorni, ma odiosi; invece come gli sembrano corte le notti che passano tra le braccia delle puttane o tra i bicchieri! Di qui anche il delirio dei poeti che alimentano i traviamenti umani: a sentirli, Giove nell’ebrezza del piacere avrebbe duplicato una notte d’amore. Non significa dar esca ai propri vizi farne promotori gli dei e dare ai nostri mali con l’esempio della divinità la scusa per sfrenarsi? Possono a costoro non sembrare cortissime notti pagate così care? Perdono il giorno in attesa della notte, la notte per timore del giorno. (Meditazione sulla brevità della vita di Lucio Anneo Seneca).

 

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Il sempre è fatto d’ attimi;

 

non è un tempo diverso

 

se non per l’infinito

 

o per la latitudine di casa.

 

Così, dalla esperienza terrena

 

sposti le date

 

i mesi si disperdono nei mesi

 

e gli anni negli anni.

 

Senza contrasti o pause

 

o giorni consacrati

 

i nostri anni sarebbero infiniti

 

come l’anno del Signore.

 

-Emily   Dickinson-

 

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LA CORRUZIONE

 

La corruzione si alimenta

 

nella globalizzazione selvaggia

 

del sistema mercato. -renzomazzetti-

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