VOCE

 

martedì, 27 dicembre 2011

VOCE

 

Ho consigliato ad Eufreo, come mi hai scritto, di occuparsi attivamente dei tuoi affari. E’ giusto però che anche a te io dia quel che si suol dire il sacro consiglio dell’ospite, sia intorno al resto di cui mi dici, sia intorno al modo di utilizzare Eufreo. In molte cose egli può riuscire utile, ma specialmente in quella di cui tu hai veramente difetto per l’età e perché di essa mancano consiglieri capaci ai giovani. Ciascuna forma di governo, come ciascun animale, ha la sua voce: la democrazia ha la sua propria, così l’oligarchia, così a sua volta la monarchia. Molti asseriscono tranquillamente di conoscerle, ma in realtà, tranne pochi, ne sono lontanissimi. Quel governo che parla con la voce propria davanti agli dei e agli uomini, e compie azioni ad essa conformi, fiorisce e si mantiene, quello invece che imita la voce di un altro governo, perisce. Eufreo ti sarà utile specialmente per questo, sebbene sia capace anche nel resto; spero che egli ti aiuterà a trovare i discorsi adatti alla monarchia, meglio di chiunque altro di quelli che ti sono vicini. Se ti servirai di lui a questo modo, lo adoprerai al meglio, e nello stesso tempo gli sarai molto utile. Se poi nel sentire ciò, qualcuno dirà:’’sembra che Platone finga di conoscere ciò che è utile alla democrazia, ma pur avendo la possibilità di parlare in pubblico per esprimere i suoi eccellenti suggerimenti, non si è mai alzato in piedi per far sentire la sua parola”, rispondigli tranquillamente:”Platone in patria è nato tardi, e ha trovato il popolo ormai vecchio, malamente abituato fin dalle antiche generazioni a fare tutto il contrario delle opinioni che lui professa; graditissimo gli sarebbe stato dar consigli, come si farebbe con un padre, se non avesse pensato che era un rischiare inutilmente e senza speranza. Farebbe lo stesso, penso, anche con me: se gli sembrassi incurabile, mi farebbe i suoi auguri, senza però darmi consiglio alcuno né per me né per i miei affari”. Abbi buona sorte. (Meditazione su lettera a Perdicca di Platone).

 

I N C O N T R O

 

E sentivo

 

che tu sentivi

 

quel richiamo

 

della nostra foresta:

 

… se il vento fischiava

 

ora fischia più forte…

 

Un bacio

 

ad ogni strofa

 

sulle labbra entusiasma

 

quello e questo entusiasmo.

 

Contessa del mondo

 

nostra unica Patria.

 

Momenti magici

 

perenni rivivono

 

vivono!

 

-Renzo  Mazzetti-

 

(Orizzonti, Libroitaliano,Ragusa,2001)

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