GINO
GINO
Mia adorata moglie, tante parole mi vengono in mente, ma la più grande e la più forte è il tuo amore, il pensiero della forse nascita del frutto di questo. Tienilo Egle e ricordagli che il suo papà è stato un soldato che ha amato la sua Patria. Sii forte e non piangere, come non piango io. Sappi che si sorveglierò e ti aiuterò e questa benedizione ti giungerà da un'anima innocente, come tante altre che prima di me diano la loro vita per una giusta causa. A te raggiante in volto venga il sole dell'avvenire, a te che il coraggio è cosa normale. Il mio cuore è rotto solo perché corre sulle ali del dolore. Ricordami sempre e se la creatura che doveva nascere verrà,sarà quella che ti tranquillizzerà e ti riporterà ciò che la mia vita amaramente ti tolse. Un forte abbraccio dal tuo Gino. (Luigi Savergnini -Gino- di anni 28, magazziniere, partigiano, fucilato nel gennaio 1945, Torino).
Commenti
Posta un commento