ESEMPLARE
martedì, 8 novembre 2011
ESEMPLARE
L A C
H I O C C
I O L A
Viva la chiocciola,
viva una bestia
che unisce il merito
alla modestia.
Essa all’astronomo
e all’architetto
forse nell’animo
destò il concetto
del cannocchiale
e delle scale.
Viva la chiocciola,
caro animale.
Contenta ai comodi
che Dio le fece,
può dirsi il Diogene
della sua spece.
Per prender aria
non passa l’uscio:
nelle abitudini
del proprio guscio
sta persuasa,
e non intasa.
Viva la chiocciola,
bestia di casa.
Di cibi estranei
acre prurito
svegli uno stomaco
senza appetito:
essa, sentendosi
bene in arnese,
ha gusto a rodere
del suo paese
tranquillamente
l’erba nascente.
Viva la chiocciola,
bestia astinente.
Nessun procedere
sa colle buone,
e più d’un asino
fa da leone:
essa al contrario,
bestia com’è,
tira a proposito
le corna a sé;
non fa l’audace,
ma frigge e tace.
Viva la chiocciola,
bestia di pace.
Natura, varia
ne’ suoi portenti,
la privilegia
sopra i viventi,
perché (carnefici,
sentite questa)
le fa rinascere
per fin la testa;
cosa ammirabile,
ma indubitabile.
Viva la chiocciola,
bestia invidiabile.
Gufi dottissimi
che predicate
e al vostro simile
nulla insegnate;
e voi, girovaghi,
ghiotti, scapati,
padroni idrofobi,
servi arrembati;
prego a cantare
l’intercalare:
viva la chiocciola,
bestia esemplare.
-Giuseppe Giusti-
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