ORO

 

venerdì, 21 ottobre 2011

ORO

 

Oro? Oro giallo, Fiammeggiante, prezioso? No, o dei, non sono un vostro vano adoratore. Radici, chiedo ai limpidi cieli. Ce n’è abbastanza per far nero il bianco, brutto il bello, ingiusto il giusto, volgare il nobile, vecchio il giovane, codardo il coraggioso. Allontana i sacerdoti dagli altari. Strappa di sotto al capo del forte il guanciale. Questo giallo schiavo unisce e infrange le fedi, benedice i maledetti, rende gradita l’orrida lebbra, onora i ladri e dà loro titoli, riverenze, lode nel consesso dei senatori. E’ desso che fa riposare la vedova afflitta, colei che l’ospedale e le piaghe ulcerose fanno apparire disgustosa, esso profuma e prepara di nuovo giovane per il giorno d’aprile. Avanti, o dannato metallo, tu prostituta comune dell’umanità, che rechi la discordia tra i popoli. (meditazione su: Timone di Atene di Shakespeare).

 

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VIVRAI DOMANI?

 

VIVERE OGGI

 

E’ GIA’ TARDI:

 

IL VERO SAGGIO

 

E’ VISSUTO IERI.

 

- M A R Z I A L E -

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