IRONIA

 

mercoledì, 13 luglio 2011

IRONIA

 

 L’ironia a prenderla in generale, parrebbe essere una simulazione in peggio di atti e discorsi, e l’ironico suppergiù essere un tale, che, venendo a contatto con i nemici, consente a conversare con loro, senza mostrar loro odio; e loda presenti quelli stessi ai quali sotto mano ha mosso guerra, e si conduole con loro, quando ne buscano; e usa indulgenza verso chi sparla di lui. E parla senza accalorarsi con chi ha sofferto ingiustizia e se ne sdegna, e a chi vuol parlargli d’urgenza dice di ritornare. E non confessa nulla di ciò che fa, ma asserisce che ci sta ancor pensando su; e finge d’esser giunto proprio allora e che gli si è fatto e che non si è sentito bene. E a chi vuol prendere in prestito danaro o raccoglie una colletta, dice che non ne ha, e se vende, dice di non voler vendere, e, se non vuol vendere, dice di voler vendere. (meditare su L’ironia, I caratteri di Teofrasto).

 

 

 

UNA NOTTE DI LUGLIO

 

Notte

 

silenziosa

 

serena

 

chiarissima.

 

Luna bianca

 

splendente.

 

Cielo

 

arieggiato

 

infinito

 

telo-vellutato

 

disegnato

 

bucherellato.

 

Nel tutto immobile

 

impalpabile

 

solo un puntino

 

bianco e rosso

 

dell’aereoplano

 

si muove veloce.

 

La rotta

 

diritta congiunge

 

stella a stella

 

rasenta la luna.

 

Poi

 

scompare

 

lassù

 

verso Nord

 

nell’orizzonte estremo

 

in un ultimo foro.

 

A quale destinazione

 

sarà diretto?

 

Mistero.

 

Sarà già in transito

 

in un’altra notte

 

in un tramonto

 

o in un’alba

 

o in un giorno

 

già cresciuto

 

più avanti o indietro

 

del mio giorno

 

ormai trascorso?

 

-Renzo Mazzetti-

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