LIBERTA’
lunedì, 21 marzo 2011
LIBERTA’
Alle porte della città e presso il focolare vi ho veduto: adoravate, prostrati, la vostra libertà, come gli schiavi si umiliano, lodano il tiranno che li uccide. Al bosco sacro e all’ombra della torre ho veduto, ahimé, per il più libero di voi la libertà non era che prigione. E il mio cuore sanguinò, perché sarete liberi soltanto quando imbriglierete il vostro desiderio di libertà, cessando di considerarlo un fine e un compimento. In verità sarete liberi quando l’affanno riempirà il vostro giorno, e il bisogno e il dolore della notte. Ma come potrete innalzarvi oltre i giorni e le notti, se non spezzerete le catene che, all’alba della vostra conoscenza, imprigionarono il meriggio? Quella che chiamate libertà è la più forte di queste catene, benché i suoi anelli vi abbaglino, scintillando al sole. E ciò che vorreste escludere per essere liberi, non è forse parte di voi stessi? L’ingiusta legge che vorreste distruggere è la stessa che la vostra mano ha scritto.
INDOVINA L’ INDOVINELLO:
CHI E’ L’ AUTORE?
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Il mondo è stato conquistato
ma il ritorno del soldato
che ha conquistato questo mondo
è triste nel ritrovare
l’unico e vero suo mondo
distrutto in polvere.
Un nuovo sole splende
e la sua luce artificiale
non basta per illuminare
tutto il mondo distrutto.
Nella semioscurità
il soldato ritornato uomo
toglie le macerie
e cerca le fondamenta
ma non trova nulla.
Con il cuore palpitante
i nuovi occhi cercano
e trovano altri occhi sperduti
su dei volti scarni
che non donano un sorriso
ma solo gridi di angoscia
e lacrime di speranza.
-Renzo Mazzetti-
( Dal mio cranio dal mio cuore 10 – febbraio 1969 -)
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