INTREPIDI

 

sabato, 13 novembre 2010

INTREPIDI

 

L’economia politica della classe operaia sta per riportare una grande vittoria sull’economia politica della proprietà. Parliamo del movimento cooperativo, specialmente delle fabbriche cooperative create dagli sforzi di pochi lavoratori intrepidi non aiutati da nessuno. Il valore di questi grandi esperimenti sociali non può mai essere apprezzato abbastanza: coi fatti invece che con argomenti, queste cooperative hanno dimostrato che la produzione su grande scala e in accordo con le esigenze della scienza moderna, è possibile senza l’esistenza di una classe di padroni; che i mezzi di lavoro non hanno bisogno, per dare i loro frutti, di essere monopolizzati come uno strumento di asservimento e di sfruttamento del lavoratore; che quindi il lavoro salariato, come il lavoro dello schiavo o del servo della gleba, è solo una forma transitoria e inferiore, destinata a sparire dinanzi al lavoro associato, che impugna i suoi strumenti con mano volonterosa, mente alacre e cuore lieto. -Carlo Marx: opinione sulla cooperazione, dall’indirizzo inaugurale per la costituzione della I Internazionale, 1864.

 

 

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INTRODUZIONE

 

Vedo lontano una stella

 

e percepisco il suo richiamo.

 

Salto.

 

Mi proietto nell’infinito

 

e ai miei piedi non ho ali

 

né seggo sul sedile del missile.

 

-Renzo Mazzetti-

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