SPERANZA Bis

 giovedì, 22 luglio 2010

SPERANZA Bis

Senza il sogno
la vita cosa sarebbe?
Sarebbe una vita
troppo, troppo terrestre.
Nell’ attesa fiduciosa di un bene, il sogno ad occhi aperti ancora confida, per la realizzazione del desiderio utile e buono; nel ricordo, nell’ attualità più alta dell’ espressione artistica, nella trasformazione continua, orienta il movimento sempre in avanti, senza mai fermarsi, senza accontentarsi, evitando che il presente si perpetui. La sua realizzazione, sorella del sonno e della morte, felice, fiduciosa, senza meta, intensamente vive. Dove lo spirito indomito arride al destino, forte, vera e subito riconoscibile sarà l’identità del nuovo, perennemente rinnovato, con le sue radici custodite e nutrite. E, ai meno edotti, basterà un’occhiata all’antico simbolo, per essere sicuri di non essere ingannati.
“ Intraprendendo la costruttiva via della fantasia, invocando ciò che non c’è ancora, cercando e costruendo nell’azzurro il vero, là dove il puro dato di fatto scompare – incipit vita nova – “ ( Ernest Bloch).

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SENSIBILITA' BIS


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