PLEBE Bis

 

sabato, 31 luglio 2010

PLEBE Bis

L’accettazione senza volontà, in assenza dell’intelletto e nella nullità individuale, comporta la inspiegabile adorazione nella infallibilità del potente. La plebe, senza cadere in errore né nell’incertezza ma, al contrario, nella sicurezza comportamentale, esprime straordinaria precisione, nel fare la propria egoistica e illusoria convenienza, quale spettatrice plaudente ed entusiasta di ogni sorta di empietà dal re commessa.

POVERA MACCHINA MORTA 
Eri nella fatica assillante 
che nella massacrante cadenza 
ottenebrava il cervello 
e affiacchiva le membra.
Al ritmo della catena di montaggio 
nella fabbrica prigione 
vegetavi invecchiando
e alla sera avevi già sonno 
prima del “Carosello”. 
Ma il tuo era un altro mondo 
non quello illuso pari a te stesso 
che inerme subivi inconscio 
la violenza, il sopruso, l’inganno. 
Mai diventasti uomo. 
Neppure alla tua morte 
lasciasti una briciola di conoscenza
del tuo stato di essere 
ché ti videro spegnere a poco a poco 
senza fare alcuna domanda,
senza chiederti nessun perché. 
Ed ora giaci povera macchina 
povera macchina morta 
senza un grido, senza un guaìto. 
(Dedicata al crumiro.) 
-Renzo Mazzetti-

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POESIA BIS


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