ULTIMO
lunedì, 21 settembre 2009
ULTIMO
Nella realtà quotidiana, metaforicamente propinata e concretamente esaltata con l’ogni presenza dell’effige vivente del terrestre onnipotente, il riscatto popolare, spontaneo, genuino, organizzato, appare sotterrato. Continuare a subire supinamente la contaminazione illudendosi, autocompiacendosi, scimmiottando però, così, l’ognipotente, ponendosi sullo stesso suo piano, ha prodotto la sonora sconfitta delle forze – debolezze! – del “cambiamento?“, oppure del “miglioramento?“, oppure del “mantenimento?“, oppure della “opposizione?”, oppure definitevi come volete, ma definitevi chiaramente! Mai nessuno ha il coraggio e il dovere morale di dire : “ ho sbagliato” ? Alle “illuminate personalità” mai fa capolino un modesto, piccolo, dubbio? Per quanto il quadro dipinto sia intensamente nero, una tremolante fiammella ancora arde. Basterebbe guardare senza fare l’apprendista stregone, essere umile, ascoltare gli ultimi, comportarsi da ultimo tra gli ultimi.
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