CAMPO PERSO
CAMPO PERSO
(Ricordo da un racconto di Ariella)
Tutta la stampa che sosteneva i lavoratori del braccio e del pensiero, scomparve. Con essa scomparve la passione per l’Ideale, per l’unità d’intenti, di fedi, di azione. Venne meno la collaborazione, la partecipazione organizzata, la discussione delle idee e dei bisogni comuni. Le urne furono disertate non per qualunquismo menefreghista, ma per protesta contro i dirigenti di sinistra, perché avevano abbandonato la lotta di classe lasciando campo libero ai conformisti, ai politicanti affaristi, ai reazionari d’ogni sorta. Nell’opinione pubblica fu cancellata la conoscenza di vita della condizione operaia, e rimasero soltanto notiziari mortuari di assassinati (sempre più numerosi) sui posti di lavoro, dai più ignorati. L’assenza di politica proletaria fece diventare i sindacati degli sterili protestatari, di addetti alle pompe funebri di caduti sul lavoro e di attività produttive soppresse o all’estero regalate.
-Renzo Mazzetti- (Martedì 9 Aprile 2024 h.07,47)
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CAMPO
LIBEROIn politica e nella vita ogni lasciato è persoLasciammo il campo libero e fu campo persoAvevamo il Partito giornali libri cultura scuolaDa lavoratori a dirigenti politici e istituzionaliImpegno di massa con il Progetto presente futuroTutta la vita aveva lo spirito fraterno compagnoCon un nuovo partito volevamo una bancaIniziarono a prenderci anche in giro E noi miseri balordi ridotti a’ lumicino. -Renzo Mazzetti- (Lunedì 8 Aprile 2024)
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“IL Bicefalo e le dimenticanze tra le righe”
categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.
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