VIRUS SOLITUDINE

VIRUS SOLITUDINE
C'era una volta la Terra divisa in tre parti: capitalista, socialista, non allineata. Società classiste, per istruzione, per censo. Globalizzazione, meccanizzazione, digitalizzazione, virtuale. Informazione elettronica, televisiva incomunicabilità. Incoscienza governante. Incomprensione di massa. Individuale. Intima. Informazione vacua. Tutti parlavano e nessuno ascoltava. Nessuno studiava né ricercava. Nessuno pensava. Tutti facevano sondaggi-propaganda sugli altri per gli altri, contro tutti, mai analisi su se stessi per se stessi e per tutti. I televisivi rimasero sorpresi e molto delusi di se stessi per la conoscenza che dai loro notiziari tantissimi non capivano proprio niente di nulla. Tutti solitari tra soli, smarriti e delusi, incattiviti, ignoranti. (Ricordo da un racconto di Tirella).

I     MIEI   GRANDI   FRATELLI
In ogni tempo vi sono stati pensatori, poeti, filantropi,
i quali hanno visto i mali della società e hanno cercato di porvi rimedio,
sollecitando una nuova giustizia, perequatrice delle ricchezze e lottando per l'Ideale.
Vi è un utopismo evangelico o ascetico;
un altro filosofico-letterario,
che, nei periodi di entusiasmo per le scoperte geografiche,
ci trasporta attraverso la fantasia del viaggio in nuovi mondi ideali;
vi è l'utopia socialista egualitaria;
quella insurrezionale di Blanqui,
che attende la liberazione dell'umanità da congiure di piccole minoranze di intellettuali;
un utopismo anarchico piccolo borghese, come quello di Proudhon;
quello riformista di Louis Blanc;
vi sono, come li chiama Engels, i tre grandi utopisti:
FOURIER, SAINT-SIMON, OWEN.
Questi grandi fratelli, non sognano più mondi ideali,
ma cercano di avvicinarsi alla realtà pratica proponendo dei sistemi.
Ognuno ha il suo: il primo progetta una società come fosse una grande casa
dotata di tutto quanto possa occorrere per una comunità;
il secondo progetta un particolare sistema industriale;
il terzo propone la organizzazione di comunità agricola.
Tutti si ingegnano per eliminare le ingiustizie sociali e far felice tutta l'umanità.
L'utopia è il motore della storia.
Chi smette di sognare è un morto vivente.
Infatti chi avrebbe mai pensato che, il 14 ottobre 2009,
un operaio potesse scrivere il proprio pensiero sullo schermo di un computer
e con un semplice clic vederlo pubblicato nell'intero mondo?
-Renzo Mazzetti- (ottobre 2009)

categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.

Vedi:

VIRUS   POPO'    -7 Maggio 2021-


Commenti

Post popolari in questo blog

"Il Bicefalo e le Dimenticanze tra le Righe"

APPROFONDISCI: RACCOLTA POESIE

ANTIFASCISMO