APPROFONDISCI: I RACCONTI DI BICEFALO

APPROFONDISCI: I RACCONTI DI BICEFALO


CENSURA (CRONACA 1919 = 2024)

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Ricordiamo Bicefalo per la rigorosa coerente onesta semplice vita. Ricordiamo, in particolare, quando prese in mano “L’Ordine Nuovo” del Giugno 1919 dei giovani Terracini Gramsci Togliatti e ci lesse tutto ciò che segue per merito di una compagna, appassionata di storia e giornalismo, che tutto registrò: Abbiamo voluto commemorare, nel numero scorso, il primo centenario della nascita di Walt Whitman (31 Maggio 1819) nel modo più degno: traducendo e stampando uno dei più bei canti del grandissimo poeta americano “A un rivoluzionario vinto d’Europa”.

L’ufficio torinese Revisione stampa ha imbiancato inesorabilmente la poesia: ci ha imposto persino di sopprimere la nota bibliografica nella quale offendevamo le leggi statuarie e i decreti della patria scrivendo che la poesia era stata pubblicata la prima volta nel 1856 col titolo “Inno di libertà per l’Asia, l’Europa, l’Africa e l’America” e ripubblicata poi, con aggiunte e correzioni, negli anni 1867 e 1871, col titolo “A un rivoluzionario vinto d’Europa”.

I delegati di pubblica sicurezza, gli avvocati e i giornalisti smessi che esercitano l’ufficio di censura per delegazione dello Stato democratico -parlamentare- burocratico-poliziesco, non sono tenuti a sapere che Walt Whitman non è mai stato un agitatore, un uomo d’azione, un “sobillatore”, per il quale la poesia fosse un mezzo di propaganda rivoluzionaria; essi hanno offeso la poesia, hanno sconciamente ingiuriato la bellezza e la grazia. Come scimmie ubbriache si sono sfogate oscenamente sulla bellezza, sulla pura creazione della fantasia artistica. Non riusciamo a vincere l’ira che ci gonfia il petto nel ricordare questa miserabile azione di censori, per scrivere ora. Tanto più l’ira ci vince, in quanto pensiamo al pregiudizio, diffuso tra i cosidetti intellettuali, che il movimento operaio e il Comunismo siano nemici della bellezza e dell’arte. Invece, amico dell’arte, favorevole alla creazione e alla contemplazione disinteressata della bellezza sarebbe il regime attuale, di mercanti avidi di ricchezza e di sfruttamento che esplicano la loro attività essenziale nel distruggere barbaramente la vita e la bellezza, il regime dei trafficanti che apprezzano il genio quando si è convertito in valore monetario, che hanno elevato la falsificazione dei capolavori a industria nazionale., che hanno soggiogato la poesia alle loro leggi dell’offerta e della domanda e mentre artificialmente “”lanciano” avventurieri della letteratura, lasciano morire d’inedia e di disperazione artisti di prim’ordine “che i posteri rivendicheranno poiché i valori reali si impongono o prima o dopo” (consolazione estetico-liberale che assolve i droghieri, i salsamentari e i delegati di pubblica sicurezza, esponenti del regime, dai delitti che si commettono contro i viventi creatori della bellezza).

No, il Comunismo non oscurerà la bellezza e la grazia: bisogna comprendere lo slancio con cui gli operai si sentono portati alla contemplazione dell’arte, alla creazione dell’arte, come profondamente si sentono offesi nella loro umanità per il fatto che la schiavitù del salario e del lavoro li taglia fuori da un mondo che integra la vita dell’uomo, che la rende degna di essere vissuta. Lo sforzo che i Comunisti russi hanno fatto per moltiplicare le scuole e i teatri di prosa e di musica, per rendere accessibili alle folle le gallerie; il fatto che i villaggi e le fabbriche che si distinguono nella produzione vengono premiate con l’assegnazione di godimenti culturali ed estetici; dimostrano come il proletariato arrivato al potere tende a instaurare il regno della bellezza e della grazia, tende a elevare la dignità e la libertà dei creatori di bellezza.

In Russia i due Commissari del popolo dell’Istruzione pubblica finora assunti in carica sono stati un finissimo esteta, Lunaciarschi, e un grandissimo poeta, Massimo Gorki. In Italia alla Minerva si succedono massoni e trafficanti come Credaro e Daneo e Berenini e si lascia ai delegati di pubblica sicurezza il potere di imbiancare i canti di Walt Whitman.

-Renzo Mazzetti- (Lunedì 22 Aprile 2024 h.19,09)



GIUSTIZIA LABIRINTICA

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Ricevere la giustizia divina, che tutti, dietro il sincero pentimento, non condanna, perché Dio è troppo buono e tutti assolve a morte già avvenuta, è un affare metafisico gratis per tutta l’eternità spirituale. Ricevere la giustizia terrena, è un costo tanto più consistente in rapporto alle possibilità di ottenere impunità, e tenere comunque in condizioni di totale libertà il proprio corpo, a prescindere dello spirito, seppur, tanto o meno, macchiato. C’era una volta un ministro di una repubblica ingiusta che voleva riformare le leggi della giustizia a proprio uso e consumo; costui, prima di ogni proposizione legislativa, voleva distruggere tutte le antiche norme, difatti fece vedere su tutti gli schermi qualche falò di carte giuridiche. Ma la giustizia terrena rimase complessa e labirintica. La pubblica accusa e il giudice, senza gli adeguati strumenti informativi elettronici di lavoro all’altezza dei tempi, rimanevano svantaggiati. La difesa dell’individuo accusato, che aveva le possibilità economiche più adeguate, nel dibattimento vinceva. I personaggi si esaltavano, gongolavano, gridavano ai quattro venti di essere stati assolti per non aver commesso il fatto. Ma la verità era un’altra: il criminale veniva assolto grazie agli studi legali consistenti, che avevano più risorse, più personale e più strumenti della pubblica accusa e del giudice; criminale che, per essere più sicuro, faceva o faceva fare anche leggi dette “a persona”, perché aiutavano i criminali a farla franca, e che ostacolavano la polizia giudiziaria e i tribunali giudicanti.

-Renzo Mazzetti- (Giovedì 11 Aprile 2024 h.12,00)


SANTA PAZIENZA PER LA PACE

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Il servizio militare inconciliabile con l’etica cristiana? La vendetta personale illegale? Era ammesso impugnare le armi per difendere la Patria? Però, chi stabiliva chi era nel giusto quando chi apparteneva a uno schieramento combatteva per la difesa della Patria, e un altro schieramento avverso e contrario, anche esso combatteva per la difesa della Patria? Mussolini e Longo erano uguali perché tutti e due combattevano per la Patria? Certamente no! Mussolini con le camicie nere fu barbarie e distruzione, mentre, invece, Longo con i partigiani restituì l’onore al Tricolore e, con gli alleati, salvò la Patria. Però gli aspetti della coscienza pacifista non possono constatare e entrare nelle disquisizioni politiche. La non violenza e il disarmo, per la pace tra e nei popoli, sono superiori alle politiche partitiche, agli interessi di schieramento, ai vantaggi di uno Stato e di un governo e di governativi e antigovernativi. I sentimenti di pace e di fratellanza sono superiori a tutto di tutti per il bene supremo dell’umanità. La pazienza è utile e porta a tutti, tutti i vantaggi. Nel XXI° Secolo perdere la pazienza e fare la guerra portava distruzioni, sofferenze, morti, e, non risolveva problemi, anzi li aggravava. La pazienza era indispensabile per ascoltare. Se si ascoltava con pazienza ciò che veniva detto, allora il discorso e l’utile ragionamento venivano appresi con vantaggio per tutti. Il dialogo costruttivo, con umana pazienza, risolveva tutti i problemi.

-Renzo Mazzetti- (Giovedì 14 Marzo 2024 h.07,47)


UCRAINA E MACHNO

(RICORDO DA UN RACCONTO DI BICEFALO)

Nell’autunno del 1918, quando l’Ucraina fu costretta sotto il giogo dell’etman Skoropadsky e degli iunkers di Guglielmo II, Machno esordì nella Russia meridionale. Durante i mesi dell’occupazione tedesca i grandi proprietari rientrarono nei loro villaggi scortati dai gendarmi e dalla polizia zarista ricostituita nei suoi quadri. I grandi proprietari si ripresero i loro beni e i villaggi furono colpiti da contribuzioni e da taglie per risarcire i grandi proprietari dei danneggiamenti subiti a causa della Rivoluzione. I tedeschi requisirono in massa i beni dei contadini. Tutti questi provvedimenti provocarono l’insurrezione dei contadini. Queste insurrezioni assumevano il carattere di lotte accanite tra i tedeschi e i contadini armati di mitragliatrici e anche di cannoni aiutati da bolscevichi reduci dal fronte o da membri del Partito bolscevico ucraino. Nel Novembre 1918 l’esercito rosso della Russia dei Soviet iniziò la sua avanzata in Ucraina; nello stesso tempo fu segnalato più a Sud il movimento di un altro piccolo esercito rivoluzionario, l’esercito di franchi tiratori guidati dall’anarchico Machno.

-Renzo Mazzetti- (Mercoledì 28 Febbraio 2024 h.08,03)



SANTO LIVORNO 1921 e ROSSO 2024

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Il comunismo italiano era già e prima di Togliatti e di Berlinguer una nuova e originale formazione politica di lavoratori, di artigiani del braccio e della mente; gli intellettuali, per quanto riguarda la critica degli intellettuali e degli artisti, quelli buoni e in buonafede, era ed è sempre stato e tutt’oggi è un grande bene per il popolo lavoratore purché si trovino sempre e sempre critici e sempre all’opposizione di chiunque sia al potere; critica stimolante e contraria al sistema della direzione del Partito, sia essa all’opposizione che al potere. Nessun comunista sincero poteva e può soffocare il rinnovamento e il continuo progressivo cambiamento della critica della critica più imparziale. Oooohhhh! Il modernismo?! Il maggioritario?! Più realisti del re, che veniva fatto rientrare con l’apertura ai Principi e Figli eccetera con tutta e ogni Corte, per riabilitare il duo criminale rappresentato dalla monarchia e dal fascismo. Antesignana e saggia fu la svolta di Livorno del 1921 con Gramsci e molti altri grandissimi compagni, compagni e sinceri fratelli dei lavoratori e del progresso nella pace di tutti gli oppressi coscienti e di quelli ancora non consapevoli. La Comune di Parigi, Lenin, Venezia, Milano, Lampedusa, Palestina, Resistenza e Liberazione e riscatto dell’Italia e della bandiera Tricolore simbolo dell’unità e della dignità italiana, eccetera: Compagne compagni sorelle fratelli madri padri moderni comunisti antichi futuri, genitori di ogni genere di amorevole e appassionato accoppiamento fantasioso, e felici sempre e sempre liberi, e sempre attuali. Rivoluzionari sempre e mai gli achilli occhieggianti reazione rinnegando rivoluzione, ovvero poveri coglioni meline subenti e vili sottomessi.

-Renzo Mazzetti- (Giovedì 25 Gennaio 2024 h.19,30)


CHIUNQUE IN TV

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Lo sviluppo dell’elettronica danneggiava televisioni e giornali. Tutti navigavano e nella rete diventavano protagonisti. Le televisioni e i giornali si sostenevano a vicenda: i giornali parlavano bene della televisione, e la televisione parlava bene dei giornali. I giornalisti televisivi invitavano i colleghi che scrivevano sulla carta stampata, ma il sodalizio non funzionava. Perciò le televisioni, oltre a giornalisti e scrittori di fama, invitarono politici di opposte fazioni, professoroni, agenti in civile e in divisa, scienziati, filosofi, storici, esperti di armamenti e di strategie militari. Purtroppo gli ascolti scendevano sempre di più. Un autore ebbe un lampo di genio: cominciò a invitare persone qualsiasi scelte con sorteggio. Così, anche la televisione più scalcinata, ebbe incrementati gli ascolti; la messa in onda delle persone semplici che raccontavano la loro esistenza nel quotidiano, la loro vita vissuta lavorando e studiando onestamente, senza presunzione né insolenza, migliorò tutti i rapporti interpersonali, e l’intera società diventò più serena e piacevole.

-Renzo Mazzetti- (Lunedì 20 Novembre 2023 h.16,12)


UNA POESIA UNA FATA

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Permette che mi presenti? La domanda era rivolta alla ragazza uscita da Porta Diana del suo castello. Allo sguardo simpatico incuriosito, mi presentai: Io sono Renzo Giovanni Mario Principe di San Miniato al Tedesco; sono il Principe Rosso, un principe sfortunato; recitai la poesia “Luna Stasera” che terminava proprio con “Principe sfortunato”. Lei, ascoltato la poesia disse che l’ultimo verso andava cambiato in Principe fortunato. Domandai: Fortunato? Perché? Lei rispose a tono: Perché hai conosciuto me! Scoppiammo in una bella risata e ci incamminammo verso il vicino bosco.

-Renzo Mazzetti- (Venerdì 3 Novembre 2023 h.15,34)


POESIA CORVI (TRAGEDIA GAZA)

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

IL BICEFALO E' CONTRO IL GENOCIDIO DEL POPOLO PALESTINESE.

-Renzo Mazzetti- (Giovedì 19 Ottobre 2023 h.15,05)

CORVI
COME A UN CANE
LISCIANO IL TUO CORPO
CHE PENZOLA DALLA FORCA.
I CORVI OSCURANO IL CIELO
NELL'ATTESA DI MANGIARE
LE TUE GIA' PUTRIDE CARNI.
VOLANDO SULLA TERRA
SBATTONO LA TESTA NELLE NUBI
RIMANENDO AGGANCIATI LASSU'
E SI STIRANO AL CALDO DEL SOLE.
FUGGIAMO DA QUESTO INCUBO
CHE CERCA SE STESSO
PENETRANDO NEL NOSTRO IO.
MORTE: VIVI ANCORA!
VITA: MUORI ANCORA!
DRAPPI NERI VOLTEGGIANO.
PREANNUNCIANO LA NOTTE
I RAGGI DI UN SOLE
CHE FUGGE DAL CUORE
DELUSO E SANGUINANTE.
-Renzo Mazzetti-
(Dal mio cranio dal mio cuore “10”, Pellegrini Editore, Cosenza, Febbraio 1969)

MORTI SU MORTI A GAZA

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Il campo di sterminio di Gaza veniva bombardato per l'undicesimo giorno. Il notiziario della mattina riferiva che i raid notturni avevano causato cinquanta morti. I raid non li chiamava bombardamenti continui praticamente senza sosta. I 50 morti non li sommava alle 2500 vittime civili innocenti, agli oltre 720 bambini e 390 donne. I 50 morti di prima mattina non li sommava agli oltre 2500 già assassinati perché anche l'informazione più attenta non riusciva a seguire con puntualità gli altissimi numeri criminali causati dall'esercito israeliano. Numeri spaventosi di morti e feriti che continuamente aumentavano, numeri di persone trucidate, assassinate senza ricevere il funerale, senza la sepoltura sottoterra. Le macerie sulle macerie fungevano da tomba, da sepolcro in attesa di essere spianato dalle ruspe per far transitare i carri armati con i soldati per rifinire la carneficina e occupare il terreno. USA e UE portavano le munizioni. Israele risolveva il problema palestinese con la violenza delle armi; autorizzava la costituzione dello Stato di Palestina nell'altro mondo; dopo l'annientamento del popolo palestinese prometteva la pace eterna.

-Renzo Mazzetti- (Martedì 17 Ottobre 2023 h.12,53)


ASSENZA VOTO INCOSCIENZA

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Puskin: “Le pesanti catene cadranno, crolleranno le prigioni, e la libertà vi accoglierà gioiosa sulle soglie, e i fratelli vi renderanno le spade”. Ma nel 2023 c'era la guerra fratricida in Ucraina sulla quale sghignazzavano i potenti dei tempi di Puskin, potenti identici ai potenti moderni. Da noi le carceri erano inumane da ambo i lati delle inferriate. Si costruivano numerose recinzioni per torturare i disperati, che non erano affogati, che fuggivano dalla guerra e dalla fame. Sulla vita da schiavi, sulla vita sacrificata per gli interessi del sistema vigente, decidevano il Dollaro e il libero mercato dei trafficanti di droga e armamenti. Ci riempivamo la bocca con la parola “Democrazia”, parola da tanto tempo mangiata e digerita, defecata nelle fogne al posto delle nere carogne. Anche se andava una sola persona a votare, ai politicanti non interessava per niente, perché a loro premeva lo stipendio di un mese che, per guadagnarlo uguale, a tutti gli altri occorreva un anno e qualche mese. C'erano i sondaggi che giocavano con numeri come la lotteria. Non veniva più eseguita la rigorosa analisi del voto e del non voto. Chi era che non votava? Quanti anni aveva? A quale categoria sociale apparteneva? Perché dopoguerra votava quasi il 100% degli aventi diritto, e, invece, arrivammo a veder votare meno del 50%? Erano valide quelle votazioni? Era democrazia vera? Ai politicanti di ogni colore e non colore non interessava: anche se a votare andava una sola persona, gli “onorevoli” erano contenti di accomodare i loro privilegiati deretani sui dorati eccellenti preziosi seggi e dorate poltrone dei palazzi al popolo espropriati con leggi elettorali discriminatorie.

-Renzo Mazzetti- (Mercoledì 27 Settembre 2023 h.08,44)


SIAMO TUTTI PARENTI

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Molti non conoscevano la poesia di un operaio vissuto nel XX° Secolo. A quei tempi la semplificazione dell'istruzione pubblica generava l'ignoranza complessa. Era diffusa l'incoscienza umana e l'intelligenza artificiale non era programmata per comprendere il significato della parola “ignominia” (nota di biasimo congiunta a un grande disprezzo per la vergogna di aver commesso azioni vili e disonorevoli). Perciò ci fu l'invasione della mentalità degli “Ignominiacci”. La capo di governo era una nostalgica della Santa Inquisizione, seminava odio contro chiunque non la pensasse come lei voleva, e faceva la guerra per difendere il suo Dio. Stravaganze licenziose senza pari. Ma, quante religioni, quanti Dio, quante famiglie esistevano? Che razza voleva difendere? Quella dannata del fascismo? Eppure eravamo componenti di una stessa famiglia, tutti sorelle e fratelli nati dallo stesso fondamento. Perché non considerare con attenzione, riflettere sull'antica famiglia Baffo? La giovane donna veneziana diede alla luce 14 figli di cui uno diventò Maometto III.

-Renzo Mazzetti- (Venerdì 15 Settembre 2023 h.16,39)


SOLDATO LICENZIATO

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Ascanio entra in bottega sventolando la GAZZETTA DEL BARBIERE e dice a Foresto di spegnere il televisore, si siede e inizia a leggere a voce alta: L'ufficiale è stato cacciato con disonore dall'Esercito per manifestazione pubblica di opinioni aberranti, espressioni ostili alle Istituzioni fondamentali dello Stato, evidente contrasto e avversione con il giuramento prestato come ufficiale, alto tradimento della Costituzione democratica, incitamento alla disobbedienza delle leggi dello Stato, istigazione all'odio fra le classi sociali, razzismo e omofobia. Interviene Duilio: Io condannerei per apologia di fascismo anche quei politici che lo sostengono. Foresto, mentre rifinisce la barba a Fabrizio, mormora: Coscienza capovolta slealtà e truffa.

-Renzo mazzetti- (Mercoledì 30 Agosto 2023 h.11,34)


PROSELITISMO

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Ascanio, come sempre, legge ad alta voce la GAZZETTA DEL BARBIERE: Il lavoro di massa era un lavoro importante che curava i rapporti con i lavoratori e i loro rappresentanti. L'organizzazione significava costruire un corpo funzionante in continua crescita partecipando alla vita democratica e diventare un buon proselitista. Il PCI aveva oltre un milione e mezzo di iscritti di cui circa seicentocinquemila operai, e, quando andava a votare la quasi totalità degli aventi diritto, da solo riceveva più di ottomilaquattrocento voti, il 26,54% ... La lettura viene interrotta da Ottavino: I revisionisti hanno fatto tanto male. Foresto, mentre maneggia l'aspirapolvere, borbotta: Operai abbandonati schiavi ritornati.

-Renzo Mazzetti- (Venerdì 18 Agosto 2023 h.18,21)


INDOVINO POLITICO POETA

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Il numero degli anni era diventato importante. Non l'avrei mai pensato. Molte circostanze minacciavano la morte molto tempo prima. Invece la vita sbocciava e fioriva, riposava e rifioriva generosa. Il passare di tanti e tanti anni avvaloravano la prova del nove su quanto scritto e mi scoprivo profeta. Dal cartaceo all'elettronico era lo scritto spirituale originale, conciso, efficace, indovino. Rileggendo le mie antiche opere rimanevo sorpreso di scoprirmi pioniere autogestito. Nello spazio infinito della rete fedele custode: l'Ideale immortale, pura politica, poesie e ricordi di racconti fantastici sognati e vissuti, indovinati, sofferti, gioiosi, goduti.

-Renzo Mazzetti- (Martedì 1 Agosto 2023 h.18,23)


ESAME DI FEDE

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Il nostro governante in pellegrinaggio alla Casa bianca, legge sulla GAZZETTA DEL BARBIERE Ascanio, e mostra il trafiletto in neretto in cui c'è scritto: Passato l'esame con successo. Il Brevetto di fedeltà e affidabilità allo straniero amico è stato finalmente rinnovato. Meno male, interviene Vando tirando un sospiro di sollievo, pagherò più volentieri bollette e armamenti. Ci riprenderemo la Crimea e conquisteremo la Russia, esclama Gabrio agitando il pugno minaccioso. Foresto, mentre rade una barba, borbotta: gas petrolio grano tutto gratuito.

-Renzo Mazzetti- (Sabato 29 Luglio 2023 h.12,31)


FURBACCHIUOLERIE (GUERRA E MACCHINE)

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Senti-senti lo spiritato, dice Torquato indicando il televisore. Tutti si mettono ad ascoltare il nero senatore che fa il tontone mentre dice che quegli innocenti sono stati invasi senza avere nessuna colpa. Ma che faccia di bronzo! sbotta Renato. Ognuno prende la storia da dove gli conviene, replica Gabrio, e, alzando la voce afferma: per invadere avevano una motivazione, magari da non condividere, però nessuno dice che cosa accadeva in Ucraina prima dell'invasione russa. Lo stesso comportamento nei confronti dell'intelligenza artificiale, cambia argomento Bruno, e riprende a leggere a voce alta la GAZZETTA DEL BARBIERE: è il sistema economico che deve essere corretto con elementi di socialismo per cui una buona fetta di profitto deve andare per stipendiare disoccupati, pensionati, studenti. Dobbiamo liberarci dall'assillo del lavoro, goderci la vita grazie all'umanizzazione del sistema economico, utilizzare l'intelligenza artificiale per il bene di tutti, oppure imperverseranno assassinii per non morire di fame e milioni di schiavi addetti ai mortiferi lavori. Montagne di inutili soldi all'umanoide padrone, borbotta Foresto mentre sfoltisce la fluente capigliatura di Alberto.

-Renzo Mazzetti- (Martedì 6 Giugno 2023 h.16,35)


IL BICEFALO

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Vuoto o con il cervello? E... il cuore?” Due interrogativi. Chi legge non legge niente di buono senza crearsi un bel punto di domanda. Il Bicefalo è una sintesi figurata di una vita originale sofferta e felice, di una cultura politica coerente ragionata aiutata dall'innata intelligenza diventata doppia con doppia esperienza. Per la sua portentosa memoria il Bicefalo tutto ricorda, tutto, prima o poi, tutto di tutto racconta. Tutto racconta della doppia esperienza con la doppia vita vissuta. Doppia vita se pur travagliata ma doppiamente allegra nei tempestosi entusiastici periodi alternanti. Lotta dura senza paura ogni dove e comunque. Nel 1968 operaio piaggista ventenne politico e sindacalista, dal 1970 amministratore impegnato nelle Istituzioni. Nel 2002 cinquantaquattrenne lavoratore studente Corso OSS Empoli assistente anziani Casa di Riposo San Miniato, nello stesso tempo continua l'impegno politico. Interrogativi sempre. Dubbi mai. I dubbi servirono alla razza dannata per assassinare, per suicidare l'Ideale. Strumentalizzarono anche Brecht estrapolando ad hoc parte di una Poesia, ma, al contrario, il Suo messaggio rivoluzionario è: “Ma d'ogni dubbio il più bello è quando coloro che sono senza fede, senza forza, levano il capo e alla forza dei loro oppressori non credono più!”. Noi, con “coloro” di quei versi, siamo il Bicefalo.

-Renzo Mazzetti- (Giovedì 25 Maggio 2023 h.17,43)


RIFORME CRIMINALI

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

L'opposizione recitava il ruolo importantissimo della spalla. La capo di governo era lì perché l'ampia maggioranza degli aventi diritto di voto avevano disertato le urne. Le supposte soporifere e i narcotici dell'incultura e della disinformazione avevano rincretinito governanti e governati. La critica contro l'economia di guerra per lo sviluppo pacifico del benessere collettivo fu crocefissa e aggiunta agli schiavi ribelli di Spartaco esposti sulla via Appia. Le riforme a favore dei lavoratori e nell'interesse di tutti furono drogate, stravolte, utilizzate per arricchire la ricchezza e impoverire la povertà. La Storia del XXI° Secolo fece inorridire i sapienti viventi, sobbalzare gli eroi del Risorgimento contro l'Austria e del Secondo Risorgimento-Resistenza antifascista contro l'occupante nazista.

-Renzo Mazzetti- (Lunedì 15 Maggio 2023 h.15,53)


ANTIFASCISTI SEMPRE

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Il padre nostro, sommo Dante Alighieri, nell'infernale pozzo metteva i traditori. Ma noi, non essendo “sommi”, ignari perdonammo i continui vigliacchi agguati. La Liberazione fece altrettanto, lì per lì pochi fascisti furono giustiziati ma troppi graziati, anche se certamente da punire severamente per i crimini compiuti. E perciò, perfino nel XXI° Secolo, qualche nostalgico fascista criminale irriconoscente continuava a terrorizzare e tramare contro la Costituzione della Repubblica Antifascista nata dalla Resistenza. Pensate che qualche fascista, travestito da democratico liberale, metteva gli eroi caduti per la Liberazione dalla sanguinaria dittatura nazifascista sullo stesso piano dei criminali che continuarono la guerra a fianco dell'occupante nazista, nonostante che fascisti e nazisti avessero massacrato intere popolazioni innocenti.

-Renzo Mazzetti- (Mercoledì 26 Aprile 2023 h.14,44)


L'ECCIDIO DI PIAZZALE LORETO

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

La lotta contro il nazifascismo non era più soltanto condotta da una minoranza di avanguardia: ovunque nascevano nuovi distaccamenti, nuove brigate scendevano in lotta. Ogni giorno, decine di operai, si inquadravano nelle formazioni partigiane e passavano all'azione. Nello stesso tempo si assisteva alla mobilitazione delle masse nelle fabbriche, nei campi, per la strada, per manifestare contro la fame, contro le ordinanze e i richiami, contro le requisizioni, contro i soprusi e le prepotenze nazifasciste. In un suo articolo La Fabbrica, organo della Federazione milanese del P.C.I., scrive: “Più grande è il grado di oppressione, più terribile e implacabile è la lotta, che non si svolge a scatti, ma attraverso una serie ininterrotta di azioni che hanno come obiettivo strategico la cacciata dei nazifascisti dall'Italia. I fucilati di piazzale Loreto erano operai, impiegati, intellettuali, uomini di ogni ceto, di ogni condizione sociale. Erano comunisti, socialisti, indipendenti, democratici cristiani, ma tutti avevano un unico obiettivo: combattere per il bene del nostro paese, cacciare l'oppressore nazista abbattendo il fascismo. Ecco i nomi dei fucilati di piazzale Loreto: Andrea Esposito, Domenico Fiorano, Umberto Fogagnolo, Giulio Casiraghi, Salvatore Principato, Eraldo Pancini, Renzo Del Riccio, Libero Temolo, Vitale Vertemarchi, Vittorio Gasparini, Andrea Ragni, Giovanni Galimberti, Egidio Mastrodomenico, Antonio Bravin, Giovanni Colletti.

-Renzo Mazzetti- (Domenica 23 Aprile 2023 h.15,43)


ESERCITO ROSSO

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Nella terza pagina di MIAO! il motto: Il futuro si nutre del passato e diviene presente. Poi, sotto il titolo “Verso il 25 Aprile”, Zampetta scrive: Era il 28° anniversario della Rivoluzione bolscevica, 6° anno di guerra mondiale. Gli ultimi baluardi della tirannia nazifascista stavano cadendo sotto i colpi degli alleati, dei partigiani, dei sovietici. Stava crollando tutto il sistema politico e militare con il quale Hitler e Mussolini avevano asservito i popoli di tante nazioni. Le forze della libertà stavano per sconfiggere la barbarie dell'oppressione nazifascista. Churchill alla Camera dei Comuni il 7 Novembre 1944 dichiara: “E' sulla Russia che si è addensato il maggior peso della lotta. Devo affermare che è stato l'Esercito Rosso che si è assunto il compito di ridurre a brandelli il nostro nemico. Ad onta di tutti i nostri sforzi, io credo che non ci sarebbe stato possibile, nel giro di pochi anni, attaccare e sbaragliare un esercito potente come quello tedesco, se l'Esercito Rosso non gli avesse inflitto sconfitte così spaventose e non avesse minato il morale di tutti i soldati del Reich”.

-Renzo Mazzetti- (Lunedì 17 Aprile 2023 h.16,38)


TITO E COMPAGNI

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

I partigiani, anche in Jugoslavia, contribuirono alla cacciata dei fascisti dal suolo patrio, e furono determinanti per sconfiggere il nazifascismo sanguinario aggressore del mondo intero. Così iniziava l'articolo della GAZZETTA DEL BARBIERE che Ascanio, come sempre, leggeva a voce alta. Proseguiva: I partigiani di Tito hanno combattuto i nazisti e i fascisti italiani che massacrarono il 50% della popolazione slava... con il passare del tempo, Varo interrompe la lettura e dice: i fascisti italiani si riscrivono la storia... Foresto, mentre fa la rapa a Marino, borbotta: Falsificare il passato per dominare il presente.

-Renzo Mazzetti- (Giovedì 16 Febbraio 2023 h.16,15)


PRIMA DONNA RE

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

I severi moniti lanciati dall'alto colle scendevano sulla sofferente plebe. Si moriva di fame ma Sanremo era radioso e lussureggiante illuminava il cammino. Così l'imperatore della repubblica monarchica salì sul palco innalzato a ridotto di Piazza Venezia. Duce in trasferta, attorniato da esultanti masse di camicie nere, balilla, piccole italiane e mature dame in gran toilette più fastosi gioielli con Alfieri nominati di fresco e Cavalieri vestiti a “pinguino” (Pinguino assassinato estinto), annunciò ufficialmente l'entrata in guerra. Evviva, evviva. Le nostre bambine e i nostri ragazzi, addestrati all'uso delle armi dal ministro della guerra commerciante di armamenti e affini, dopo il primo trimestre scolastico, erano già pronti per essere paracadutati sul suolo Ucraino. Morire per chi era morto per la nostra libertà era il minimo. Un tempo i comunisti in Russia mangiavano i bambini, nel XXI° Secolo, in Ucraina i russi (non più comunisti) mangiavano gatti e cani, così narrava la stampa di quei tempi, perché Zelensky aveva affermato che, per l'invasione russa, erano spariti tutti i gatti e tutti i cani. Poverino, non aveva visto la disperazione degli animali per i botti di una notte di capodanno? Figurarsi con il fragore dei colpi di fucile e dei bombardamenti giorno e notte da un anno! Ma, già, c'era da fare breccia anche nel cuore degli occidentali amanti degli animali. Per gli amanti della pace, perché no?

-Renzo Mazzetti- (Martedì 7 Febbraio 2023 h.16,27)


ARMI = MORTI

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Guerra, guerra, legge Ascanio sulla GAZZETTA DEL BARBIERE... Guerra, guerra, gli fa eco Steno e prosegue: Guerra, guerra, ma quante persone, oggi, sanno che cosa è veramente, in concreto, la guerra? Chi l'ha vissuta lo sapeva ma è morto atrocemente, soffrendo... Guerra, guerra se sano di mente farà di tutto, di tutto anche l'inimmaginabile... l'impossibile per fermare la guerra... Interviene Gabrio interrotto da Renato che dice: Le armi vanno distrutte, i carri armati attirano quelli nemici... la guerra non è musica... non è una gara canora... Foresto, mentre igienizza lavandino e poltrona, scuote la testa sconsolato e borbotta: Milioni e milioni di morti.

-Renzo Mazzetti- (Giovedì 26 Gennaio 2023 h.17,31)


ARRESTO LATITANTE

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

L'entusiasmo per l'arresto di un latitante da una trentina di anni fu molto criticato. Era una questione di efficienza delle guardie. Quando si trattava di reprimere studenti e lavoratori le bastonate arrivavano puntuali, tante volte erano, addirittura, bastonate preventive. Altrettante volte per disoccupati, lavoratori e studenti gli arresti arrivavano immediati, addirittura, arresti effettuati preventivamente. Agli operai che non rispettavano i tempi di produzione non veniva pagato cottimo e premio di produzione, tante volte erano, addirittura, puniti con multe significative per non avere realizzato il compito nei tempi ragionevoli o previsti. Un lavoro svolto da apparati governativi con trenta anni trascorsi per un arresto era veramente troppo, però, non fu pagata una multa, ma, il cottimo sì, certo, anzi, fu deliberato un premio straordinario in denaro sullo stipendio. Problemi di uguaglianza e giustizia ai tempi della repubblica monarchica.

-Renzo Mazzetti- (Lunedì 16 Gennaio 2023 h.14,51)


BALLATA CERUTTI

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Nella terza pagina di “MIAO!” il motto: Il futuro si nutre del passato e diviene presente. Poi l'articolo di Zampetta dal titolo “Musica ironica”, riportava di Bennato: ...ho sentito un juke-box che suonava, e nei sogni di bambino la chitarra era una spada, e chi non ci credeva era un pirata... ...guarda invece che scienziati, che dottori, che avvocati, che folla di ministri e deputati, pensa che in questo momento, proprio mentre io sto cantando, stanno seriamente lavorando, e la voglia di cantare, e la voglia di volare, forse mi è venuta proprio allora... . Zampetta concludeva: ...l'ironia nelle canzoni è un divertimento intelligente che fa bene all'animo e alla mente; evidenziava, dopo tanti esempi di altrettanti cantanti di cui era rimasta affascinata, che, per esempio, ballando “Barbera e champagne” di Gaber si scacciano i pensieri e si fa del bene anche alla salute del corpo.

-Renzo Mazzetti- (Sabato 7 Gennaio 2023 h.18,16)


PRIMA SCELTA (CONCERTO DEL 1° DELL'ANNO)

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Entusiasmante era il concerto del primo dell'anno, che dalla Casa del Mondo Sognato, diffondeva le musiche immortali per la giustizia e per la libertà. Inno di Mameli: ... Le spade vendute; Già l'Aquila d'Austria Le penne ha perdute, Il sangue d'Italia Bevè, col Cosacco Il sangue polacco, Ma il cor le bruciò. Stringiamoci a coorte, Siam pronti alla morte, Italia chiamò... . Inno di Garibaldi: … Si scopron le tombe, si levano i morti, I martiri nostri son tutti risorti, Le spade nel pugno, gli allori alle chiome, La fiamma ed il nome d'Italia sul cor. Corriamo! Corriamo! su O giovani schiere, Su al vento per tutto nostre bandiere Su tutti col ferro, su tutti col fuoco, Su tutti col fuoco d'Italia nel cor. Va' fuori d'Italia! va' fuori ch'è l'ora! Va' fuori d'Italia! va' fuori, stranier! … . Fischia il vento: Fischia il vento, infuria la bufera scarpe rotte eppur bisogna andar, a conquistare la rossa primavera, dove sorge il sol dell'avvenir. Ogni contrada è patria del ribelle, ogni donna a lui dona un sospir, nella notte lo guidano le stelle, forte è il cuore e il braccio nel colpir. … . Bandiera rossa invitava il popolo alla riscossa. L'Internazionale: Compagni avanti, il gran Partito noi siamo dei lavoratori, rosso un fiore in petto ci è fiorito, una fede ci è nata in cuor... . L'Inno dei lavoratori: Su fratelli, su compagne, su, venite in fitta schiera: sulla libera bandiera splende il sol dell'avvenir... . Vieni o Maggio (canzone): Vieni o maggio t'aspettan le genti, ti salutano i liberi cuori, dolce Pasqua dei lavoratori, vieni e splendi alla gloria del sol. Squilli un inno di alate speranze, al gran verde che il frutto matura, alla vasta e nostra fioritura, in cui freme il lucente avvenir. Disertate falangi di schiavi dai cantieri dall'arse officine, via dai campi su dalle marine, tregua tregua all'eterno sudor. … . Inno dei lavoratori del mare: Lavoratori, del mar s'intoni, l'inno che il mare con noi cantò, da che fatiche, stenti e cicloni, la nostra errante vita affrontò, quando con baci d'oro ai velieri, l'ultimo raggio di sol morì, e giù tra i gorghi de' flutti neri, qualcun de' nostri cadde e sparì. Su canta, o mare, l'opra e gli eroi, tempeste e calme, gioia e dolor! O mare canta, canta con noi, l'inno di sdegno, l'inno d'amor. … . E tante altre musiche immortali per la lotta di classe, per la pace, eccetera, eccetera.

-Renzo Mazzetti- (Domenica 1 Gennaio 2023 h.18,38)


UNA POESIA UNA FATA

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Permette che mi presenti? La domanda era rivolta alla ragazza uscita da Porta Diana del suo castello. Allo sguardo simpatico incuriosito, mi presentai: Io sono Renzo Giovanni Mario Principe di San Miniato al Tedesco; sono il Principe Rosso, un principe sfortunato; recitai la poesia “Luna Stasera” che terminava proprio con “Principe sfortunato”. Lei, ascoltato la poesia disse che l’ultimo verso andava cambiato in Principe fortunato. Domandai: Fortunato? Perché? Lei rispose a tono: Perché hai conosciuto me! Scoppiammo in una bella risata e ci incamminammo verso il vicino bosco.

-Renzo Mazzetti- (Venerdì 3 Novembre 2023 h.15,34)



MORTI SU MORTI A GAZA

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Il campo di sterminio di Gaza veniva bombardato per l'undicesimo giorno. Il notiziario della mattina riferiva che i raid notturni avevano causato cinquanta morti. I raid non li chiamava bombardamenti continui praticamente senza sosta. I 50 morti non li sommava alle 2500 vittime civili innocenti, agli oltre 720 bambini e 390 donne. I 50 morti di prima mattina non li sommava agli oltre 2500 già assassinati perché anche l'informazione più attenta non riusciva a seguire con puntualità gli altissimi numeri criminali causati dall'esercito israeliano. Numeri spaventosi di morti e feriti che continuamente aumentavano, numeri di persone trucidate, assassinate senza ricevere il funerale, senza la sepoltura sottoterra. Le macerie sulle macerie fungevano da tomba, da sepolcro in attesa di essere spianato dalle ruspe per far transitare i carri armati con i soldati per rifinire la carneficina e occupare il terreno. USA e UE portavano le munizioni. Israele risolveva il problema palestinese con la violenza delle armi; autorizzava la costituzione dello Stato di Palestina nell'altro mondo; dopo l'annientamento del popolo palestinese prometteva la pace eterna.

-Renzo Mazzetti- (Martedì 17 Ottobre 2023 h.12,53)


ASSENZA VOTO INCOSCIENZA

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Puskin: “Le pesanti catene cadranno, crolleranno le prigioni, e la libertà vi accoglierà gioiosa sulle soglie, e i fratelli vi renderanno le spade”. Ma nel 2023 c'era la guerra fratricida in Ucraina sulla quale sghignazzavano i potenti dei tempi di Puskin, potenti identici ai potenti moderni. Da noi le carceri erano inumane da ambo i lati delle inferriate. Si costruivano numerose recinzioni per torturare i disperati, che non erano affogati, che fuggivano dalla guerra e dalla fame. Sulla vita da schiavi, sulla vita sacrificata per gli interessi del sistema vigente, decidevano il Dollaro e il libero mercato dei trafficanti di droga e armamenti. Ci riempivamo la bocca con la parola “Democrazia”, parola da tanto tempo mangiata e digerita, defecata nelle fogne al posto delle nere carogne. Anche se andava una sola persona a votare, ai politicanti non interessava per niente, perché a loro premeva lo stipendio di un mese che, per guadagnarlo uguale, a tutti gli altri occorreva un anno e qualche mese. C'erano i sondaggi che giocavano con numeri come la lotteria. Non veniva più eseguita la rigorosa analisi del voto e del non voto. Chi era che non votava? Quanti anni aveva? A quale categoria sociale apparteneva? Perché dopoguerra votava quasi il 100% degli aventi diritto, e, invece, arrivammo a veder votare meno del 50%? Erano valide quelle votazioni? Era democrazia vera? Ai politicanti di ogni colore e non colore non interessava: anche se a votare andava una sola persona, gli “onorevoli” erano contenti di accomodare i loro privilegiati deretani sui dorati eccellenti preziosi seggi e dorate poltrone dei palazzi al popolo espropriati con leggi elettorali discriminatorie.

-Renzo Mazzetti- (Mercoledì 27 Settembre 2023 h.08,44)


SIAMO TUTTI PARENTI

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Molti non conoscevano la poesia di un operaio vissuto nel XX° Secolo. A quei tempi la semplificazione dell'istruzione pubblica generava l'ignoranza complessa. Era diffusa l'incoscienza umana e l'intelligenza artificiale non era programmata per comprendere il significato della parola “ignominia” (nota di biasimo congiunta a un grande disprezzo per la vergogna di aver commesso azioni vili e disonorevoli). Perciò ci fu l'invasione della mentalità degli “Ignominiacci”. La capo di governo era una nostalgica della Santa Inquisizione, seminava odio contro chiunque non la pensasse come lei voleva, e faceva la guerra per difendere il suo Dio. Stravaganze licenziose senza pari. Ma, quante religioni, quanti Dio, quante famiglie esistevano? Che razza voleva difendere? Quella dannata del fascismo? Eppure eravamo componenti di una stessa famiglia, tutti sorelle e fratelli nati dallo stesso fondamento. Perché non considerare con attenzione, riflettere sull'antica famiglia Baffo? La giovane donna veneziana diede alla luce 14 figli di cui uno diventò Maometto III.

-Renzo Mazzetti- (Venerdì 15 Settembre 2023 h.16,39)


SOLDATO LICENZIATO

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Ascanio entra in bottega sventolando la GAZZETTA DEL BARBIERE e dice a Foresto di spegnere il televisore, si siede e inizia a leggere a voce alta: L'ufficiale è stato cacciato con disonore dall'Esercito per manifestazione pubblica di opinioni aberranti, espressioni ostili alle Istituzioni fondamentali dello Stato, evidente contrasto e avversione con il giuramento prestato come ufficiale, alto tradimento della Costituzione democratica, incitamento alla disobbedienza delle leggi dello Stato, istigazione all'odio fra le classi sociali, razzismo e omofobia. Interviene Duilio: Io condannerei per apologia di fascismo anche quei politici che lo sostengono. Foresto, mentre rifinisce la barba a Fabrizio, mormora: Coscienza capovolta slealtà e truffa.

-Renzo mazzetti- (Mercoledì 30 Agosto 2023 h.11,34)


PROSELITISMO

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Ascanio, come sempre, legge ad alta voce la GAZZETTA DEL BARBIERE: Il lavoro di massa era un lavoro importante che curava i rapporti con i lavoratori e i loro rappresentanti. L'organizzazione significava costruire un corpo funzionante in continua crescita partecipando alla vita democratica e diventare un buon proselitista. Il PCI aveva oltre un milione e mezzo di iscritti di cui circa seicentocinquemila operai, e, quando andava a votare la quasi totalità degli aventi diritto, da solo riceveva più di ottomilaquattrocento voti, il 26,54% ... La lettura viene interrotta da Ottavino: I revisionisti hanno fatto tanto male. Foresto, mentre maneggia l'aspirapolvere, borbotta: Operai abbandonati schiavi ritornati.

-Renzo Mazzetti- (Venerdì 18 Agosto 2023 h.18,21)


INDOVINO POLITICO POETA

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Il numero degli anni era diventato importante. Non l'avrei mai pensato. Molte circostanze minacciavano la morte molto tempo prima. Invece la vita sbocciava e fioriva, riposava e rifioriva generosa. Il passare di tanti e tanti anni avvaloravano la prova del nove su quanto scritto e mi scoprivo profeta. Dal cartaceo all'elettronico era lo scritto spirituale originale, conciso, efficace, indovino. Rileggendo le mie antiche opere rimanevo sorpreso di scoprirmi pioniere autogestito. Nello spazio infinito della rete fedele custode: l'Ideale immortale, pura politica, poesie e ricordi di racconti fantastici sognati e vissuti, indovinati, sofferti, gioiosi, goduti.

-Renzo Mazzetti- (Martedì 1 Agosto 2023 h.18,23)


ESAME DI FEDE

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Il nostro governante in pellegrinaggio alla Casa bianca, legge sulla GAZZETTA DEL BARBIERE Ascanio, e mostra il trafiletto in neretto in cui c'è scritto: Passato l'esame con successo. Il Brevetto di fedeltà e affidabilità allo straniero amico è stato finalmente rinnovato. Meno male, interviene Vando tirando un sospiro di sollievo, pagherò più volentieri bollette e armamenti. Ci riprenderemo la Crimea e conquisteremo la Russia, esclama Gabrio agitando il pugno minaccioso. Foresto, mentre rade una barba, borbotta: gas petrolio grano tutto gratuito.

-Renzo Mazzetti- (Sabato 29 Luglio 2023 h.12,31)


FURBACCHIUOLERIE (GUERRA E MACCHINE)

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Senti-senti lo spiritato, dice Torquato indicando il televisore. Tutti si mettono ad ascoltare il nero senatore che fa il tontone mentre dice che quegli innocenti sono stati invasi senza avere nessuna colpa. Ma che faccia di bronzo! sbotta Renato. Ognuno prende la storia da dove gli conviene, replica Gabrio, e, alzando la voce afferma: per invadere avevano una motivazione, magari da non condividere, però nessuno dice che cosa accadeva in Ucraina prima dell'invasione russa. Lo stesso comportamento nei confronti dell'intelligenza artificiale, cambia argomento Bruno, e riprende a leggere a voce alta la GAZZETTA DEL BARBIERE: è il sistema economico che deve essere corretto con elementi di socialismo per cui una buona fetta di profitto deve andare per stipendiare disoccupati, pensionati, studenti. Dobbiamo liberarci dall'assillo del lavoro, goderci la vita grazie all'umanizzazione del sistema economico, utilizzare l'intelligenza artificiale per il bene di tutti, oppure imperverseranno assassinii per non morire di fame e milioni di schiavi addetti ai mortiferi lavori. Montagne di inutili soldi all'umanoide padrone, borbotta Foresto mentre sfoltisce la fluente capigliatura di Alberto.

-Renzo Mazzetti- (Martedì 6 Giugno 2023 h.16,35)


IL BICEFALO

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Vuoto o con il cervello? E... il cuore?” Due interrogativi. Chi legge non legge niente di buono senza crearsi un bel punto di domanda. Il Bicefalo è una sintesi figurata di una vita originale sofferta e felice, di una cultura politica coerente ragionata aiutata dall'innata intelligenza diventata doppia con doppia esperienza. Per la sua portentosa memoria il Bicefalo tutto ricorda, tutto, prima o poi, tutto di tutto racconta. Tutto racconta della doppia esperienza con la doppia vita vissuta. Doppia vita se pur travagliata ma doppiamente allegra nei tempestosi entusiastici periodi alternanti. Lotta dura senza paura ogni dove e comunque. Nel 1968 operaio piaggista ventenne politico e sindacalista, dal 1970 amministratore impegnato nelle Istituzioni. Nel 2002 cinquantaquattrenne lavoratore studente Corso OSS Empoli assistente anziani Casa di Riposo San Miniato, nello stesso tempo continua l'impegno politico. Interrogativi sempre. Dubbi mai. I dubbi servirono alla razza dannata per assassinare, per suicidare l'Ideale. Strumentalizzarono anche Brecht estrapolando ad hoc parte di una Poesia, ma, al contrario, il Suo messaggio rivoluzionario è: “Ma d'ogni dubbio il più bello è quando coloro che sono senza fede, senza forza, levano il capo e alla forza dei loro oppressori non credono più!”. Noi, con “coloro” di quei versi, siamo il Bicefalo.

-Renzo Mazzetti- (Giovedì 25 Maggio 2023 h.17,43)


RIFORME CRIMINALI

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

L'opposizione recitava il ruolo importantissimo della spalla. La capo di governo era lì perché l'ampia maggioranza degli aventi diritto di voto avevano disertato le urne. Le supposte soporifere e i narcotici dell'incultura e della disinformazione avevano rincretinito governanti e governati. La critica contro l'economia di guerra per lo sviluppo pacifico del benessere collettivo fu crocefissa e aggiunta agli schiavi ribelli di Spartaco esposti sulla via Appia. Le riforme a favore dei lavoratori e nell'interesse di tutti furono drogate, stravolte, utilizzate per arricchire la ricchezza e impoverire la povertà. La Storia del XXI° Secolo fece inorridire i sapienti viventi, sobbalzare gli eroi del Risorgimento contro l'Austria e del Secondo Risorgimento-Resistenza antifascista contro l'occupante nazista.

-Renzo Mazzetti- (Lunedì 15 Maggio 2023 h.15,53)


ANTIFASCISTI SEMPRE

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Il padre nostro, sommo Dante Alighieri, nell'infernale pozzo metteva i traditori. Ma noi, non essendo “sommi”, ignari perdonammo i continui vigliacchi agguati. La Liberazione fece altrettanto, lì per lì pochi fascisti furono giustiziati ma troppi graziati, anche se certamente da punire severamente per i crimini compiuti. E perciò, perfino nel XXI° Secolo, qualche nostalgico fascista criminale irriconoscente continuava a terrorizzare e tramare contro la Costituzione della Repubblica Antifascista nata dalla Resistenza. Pensate che qualche fascista, travestito da democratico liberale, metteva gli eroi caduti per la Liberazione dalla sanguinaria dittatura nazifascista sullo stesso piano dei criminali che continuarono la guerra a fianco dell'occupante nazista, nonostante che fascisti e nazisti avessero massacrato intere popolazioni innocenti.

-Renzo Mazzetti- (Mercoledì 26 Aprile 2023 h.14,44)


L'ECCIDIO DI PIAZZALE LORETO

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

La lotta contro il nazifascismo non era più soltanto condotta da una minoranza di avanguardia: ovunque nascevano nuovi distaccamenti, nuove brigate scendevano in lotta. Ogni giorno, decine di operai, si inquadravano nelle formazioni partigiane e passavano all'azione. Nello stesso tempo si assisteva alla mobilitazione delle masse nelle fabbriche, nei campi, per la strada, per manifestare contro la fame, contro le ordinanze e i richiami, contro le requisizioni, contro i soprusi e le prepotenze nazifasciste. In un suo articolo La Fabbrica, organo della Federazione milanese del P.C.I., scrive: “Più grande è il grado di oppressione, più terribile e implacabile è la lotta, che non si svolge a scatti, ma attraverso una serie ininterrotta di azioni che hanno come obiettivo strategico la cacciata dei nazifascisti dall'Italia. I fucilati di piazzale Loreto erano operai, impiegati, intellettuali, uomini di ogni ceto, di ogni condizione sociale. Erano comunisti, socialisti, indipendenti, democratici cristiani, ma tutti avevano un unico obiettivo: combattere per il bene del nostro paese, cacciare l'oppressore nazista abbattendo il fascismo. Ecco i nomi dei fucilati di piazzale Loreto: Andrea Esposito, Domenico Fiorano, Umberto Fogagnolo, Giulio Casiraghi, Salvatore Principato, Eraldo Pancini, Renzo Del Riccio, Libero Temolo, Vitale Vertemarchi, Vittorio Gasparini, Andrea Ragni, Giovanni Galimberti, Egidio Mastrodomenico, Antonio Bravin, Giovanni Colletti.

-Renzo Mazzetti- (Domenica 23 Aprile 2023 h.15,43)


ESERCITO ROSSO

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Nella terza pagina di MIAO! il motto: Il futuro si nutre del passato e diviene presente. Poi, sotto il titolo “Verso il 25 Aprile”, Zampetta scrive: Era il 28° anniversario della Rivoluzione bolscevica, 6° anno di guerra mondiale. Gli ultimi baluardi della tirannia nazifascista stavano cadendo sotto i colpi degli alleati, dei partigiani, dei sovietici. Stava crollando tutto il sistema politico e militare con il quale Hitler e Mussolini avevano asservito i popoli di tante nazioni. Le forze della libertà stavano per sconfiggere la barbarie dell'oppressione nazifascista. Churchill alla Camera dei Comuni il 7 Novembre 1944 dichiara: “E' sulla Russia che si è addensato il maggior peso della lotta. Devo affermare che è stato l'Esercito Rosso che si è assunto il compito di ridurre a brandelli il nostro nemico. Ad onta di tutti i nostri sforzi, io credo che non ci sarebbe stato possibile, nel giro di pochi anni, attaccare e sbaragliare un esercito potente come quello tedesco, se l'Esercito Rosso non gli avesse inflitto sconfitte così spaventose e non avesse minato il morale di tutti i soldati del Reich”.

-Renzo Mazzetti- (Lunedì 17 Aprile 2023 h.16,38)


TITO E COMPAGNI

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

I partigiani, anche in Jugoslavia, contribuirono alla cacciata dei fascisti dal suolo patrio, e furono determinanti per sconfiggere il nazifascismo sanguinario aggressore del mondo intero. Così iniziava l'articolo della GAZZETTA DEL BARBIERE che Ascanio, come sempre, leggeva a voce alta. Proseguiva: I partigiani di Tito hanno combattuto i nazisti e i fascisti italiani che massacrarono il 50% della popolazione slava... con il passare del tempo, Varo interrompe la lettura e dice: i fascisti italiani si riscrivono la storia... Foresto, mentre fa la rapa a Marino, borbotta: Falsificare il passato per dominare il presente.

-Renzo Mazzetti- (Giovedì 16 Febbraio 2023 h.16,15)


PRIMA DONNA RE

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

I severi moniti lanciati dall'alto colle scendevano sulla sofferente plebe. Si moriva di fame ma Sanremo era radioso e lussureggiante illuminava il cammino. Così l'imperatore della repubblica monarchica salì sul palco innalzato a ridotto di Piazza Venezia. Duce in trasferta, attorniato da esultanti masse di camicie nere, balilla, piccole italiane e mature dame in gran toilette più fastosi gioielli con Alfieri nominati di fresco e Cavalieri vestiti a “pinguino” (Pinguino assassinato estinto), annunciò ufficialmente l'entrata in guerra. Evviva, evviva. Le nostre bambine e i nostri ragazzi, addestrati all'uso delle armi dal ministro della guerra commerciante di armamenti e affini, dopo il primo trimestre scolastico, erano già pronti per essere paracadutati sul suolo Ucraino. Morire per chi era morto per la nostra libertà era il minimo. Un tempo i comunisti in Russia mangiavano i bambini, nel XXI° Secolo, in Ucraina i russi (non più comunisti) mangiavano gatti e cani, così narrava la stampa di quei tempi, perché Zelensky aveva affermato che, per l'invasione russa, erano spariti tutti i gatti e tutti i cani. Poverino, non aveva visto la disperazione degli animali per i botti di una notte di capodanno? Figurarsi con il fragore dei colpi di fucile e dei bombardamenti giorno e notte da un anno! Ma, già, c'era da fare breccia anche nel cuore degli occidentali amanti degli animali. Per gli amanti della pace, perché no?

-Renzo Mazzetti- (Martedì 7 Febbraio 2023 h.16,27)


ARMI = MORTI

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Guerra, guerra, legge Ascanio sulla GAZZETTA DEL BARBIERE... Guerra, guerra, gli fa eco Steno e prosegue: Guerra, guerra, ma quante persone, oggi, sanno che cosa è veramente, in concreto, la guerra? Chi l'ha vissuta lo sapeva ma è morto atrocemente, soffrendo... Guerra, guerra se sano di mente farà di tutto, di tutto anche l'inimmaginabile... l'impossibile per fermare la guerra... Interviene Gabrio interrotto da Renato che dice: Le armi vanno distrutte, i carri armati attirano quelli nemici... la guerra non è musica... non è una gara canora... Foresto, mentre igienizza lavandino e poltrona, scuote la testa sconsolato e borbotta: Milioni e milioni di morti.

-Renzo Mazzetti- (Giovedì 26 Gennaio 2023 h.17,31)


ARRESTO LATITANTE

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

L'entusiasmo per l'arresto di un latitante da una trentina di anni fu molto criticato. Era una questione di efficienza delle guardie. Quando si trattava di reprimere studenti e lavoratori le bastonate arrivavano puntuali, tante volte erano, addirittura, bastonate preventive. Altrettante volte per disoccupati, lavoratori e studenti gli arresti arrivavano immediati, addirittura, arresti effettuati preventivamente. Agli operai che non rispettavano i tempi di produzione non veniva pagato cottimo e premio di produzione, tante volte erano, addirittura, puniti con multe significative per non avere realizzato il compito nei tempi ragionevoli o previsti. Un lavoro svolto da apparati governativi con trenta anni trascorsi per un arresto era veramente troppo, però, non fu pagata una multa, ma, il cottimo sì, certo, anzi, fu deliberato un premio straordinario in denaro sullo stipendio. Problemi di uguaglianza e giustizia ai tempi della repubblica monarchica.

-Renzo Mazzetti- (Lunedì 16 Gennaio 2023 h.14,51)


BALLATA CERUTTI

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Nella terza pagina di “MIAO!” il motto: Il futuro si nutre del passato e diviene presente. Poi l'articolo di Zampetta dal titolo “Musica ironica”, riportava di Bennato: ...ho sentito un juke-box che suonava, e nei sogni di bambino la chitarra era una spada, e chi non ci credeva era un pirata... ...guarda invece che scienziati, che dottori, che avvocati, che folla di ministri e deputati, pensa che in questo momento, proprio mentre io sto cantando, stanno seriamente lavorando, e la voglia di cantare, e la voglia di volare, forse mi è venuta proprio allora... . Zampetta concludeva: ...l'ironia nelle canzoni è un divertimento intelligente che fa bene all'animo e alla mente; evidenziava, dopo tanti esempi di altrettanti cantanti di cui era rimasta affascinata, che, per esempio, ballando “Barbera e champagne” di Gaber si scacciano i pensieri e si fa del bene anche alla salute del corpo.

-Renzo Mazzetti- (Sabato 7 Gennaio 2023 h.18,16)


PRIMA SCELTA (CONCERTO DEL 1° DELL'ANNO)

(Ricordo da un racconto di Bicefalo)

Entusiasmante era il concerto del primo dell'anno, che dalla Casa del Mondo Sognato, diffondeva le musiche immortali per la giustizia e per la libertà. Inno di Mameli: ... Le spade vendute; Già l'Aquila d'Austria Le penne ha perdute, Il sangue d'Italia Bevè, col Cosacco Il sangue polacco, Ma il cor le bruciò. Stringiamoci a coorte, Siam pronti alla morte, Italia chiamò... . Inno di Garibaldi: … Si scopron le tombe, si levano i morti, I martiri nostri son tutti risorti, Le spade nel pugno, gli allori alle chiome, La fiamma ed il nome d'Italia sul cor. Corriamo! Corriamo! su O giovani schiere, Su al vento per tutto nostre bandiere Su tutti col ferro, su tutti col fuoco, Su tutti col fuoco d'Italia nel cor. Va' fuori d'Italia! va' fuori ch'è l'ora! Va' fuori d'Italia! va' fuori, stranier! … . Fischia il vento: Fischia il vento, infuria la bufera scarpe rotte eppur bisogna andar, a conquistare la rossa primavera, dove sorge il sol dell'avvenir. Ogni contrada è patria del ribelle, ogni donna a lui dona un sospir, nella notte lo guidano le stelle, forte è il cuore e il braccio nel colpir. … . Bandiera rossa invitava il popolo alla riscossa. L'Internazionale: Compagni avanti, il gran Partito noi siamo dei lavoratori, rosso un fiore in petto ci è fiorito, una fede ci è nata in cuor... . L'Inno dei lavoratori: Su fratelli, su compagne, su, venite in fitta schiera: sulla libera bandiera splende il sol dell'avvenir... . Vieni o Maggio (canzone): Vieni o maggio t'aspettan le genti, ti salutano i liberi cuori, dolce Pasqua dei lavoratori, vieni e splendi alla gloria del sol. Squilli un inno di alate speranze, al gran verde che il frutto matura, alla vasta e nostra fioritura, in cui freme il lucente avvenir. Disertate falangi di schiavi dai cantieri dall'arse officine, via dai campi su dalle marine, tregua tregua all'eterno sudor. … . Inno dei lavoratori del mare: Lavoratori, del mar s'intoni, l'inno che il mare con noi cantò, da che fatiche, stenti e cicloni, la nostra errante vita affrontò, quando con baci d'oro ai velieri, l'ultimo raggio di sol morì, e giù tra i gorghi de' flutti neri, qualcun de' nostri cadde e sparì. Su canta, o mare, l'opra e gli eroi, tempeste e calme, gioia e dolor! O mare canta, canta con noi, l'inno di sdegno, l'inno d'amor. … . E tante altre musiche immortali per la lotta di classe, per la pace, eccetera, eccetera.

-Renzo Mazzetti- (Domenica 1 Gennaio 2023 h.18,38)



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