ARCA E F 35

 

venerdì, 8 novembre 2019

ARCA E F 35

 

 

L’ULTIMA GUERRA

 

Il mondo è stato conquistato

ma il ritorno del soldato

che ha conquistato questo mondo

è triste nel ritrovare

l’unico e vero suo mondo

distrutto in polvere.

Un nuovo sole splende

e la sua luce artificiale

non basta per illuminare

tutto il mondo distrutto.

Nella semioscurità

il soldato ritornato uomo

toglie le macerie

e cerca le fondamenta

ma non trova nulla.

Con il cuore palpitante

i nuovi occhi cercano

e trovano altri occhi sperduti

su dei volti scarni

che non donano un sorriso

ma solo gridi di angoscia

e lacrime di speranza.

-Bicefalo- (Dal mio cranio dal mio cuore “10”, Febbraio 1969).

Gli splendidi cacciabombardieri F 35 hanno affondato le barche dei disperati e abbattuto gli aerei corridoi umanitari degli emigrati e dei famigerati clandestini, perché “loro” non potranno mai essere equiparati a “noi”, cioè a “prima gli italiani”, motto vincente di Nordico Sceso di bassa lega e della destra dura e pura, nei secoli insensibile coerente. Tutti acclamano e più di tutti acclamano e ringraziano i “regolarizzati” piovuti che rispondono in coro con i piovuti “nativi”. Regolarizzati? Ma, tutti siamo, a veder bene, “piovuti”, e, chi più o chi meno, “regolarizzati”. Pensiamo al Diluvio universale. “Piovuti” con la fortuna di essere sopravvissuti sopra le terribili acque, grazie all’Arca di Noè. Però: violenza oggi, violenza domani, gonfia odio oggi, gonfia odio domani, prima o poi la pancia della cattiveria esploderà, e chissà, che cosa mai succederà? Volete, “carogne tornate nelle fogne”, volete, per ritornare nelle fogne, un’altra guerra mondiale? E il criminale profitto s’ingrassa. S’ingrassa nelle violenze odierne e s’ingrassa nelle distruzioni presenti e future. S’ingrasserà nelle ricostruzioni? Ma il mondo, con tutte le specie viventi (vegetali e non), per quanto tempo reggerà e sopravviverà alla follia delle donne e uomini-predoni-guerrafondai-capitalisti-colonialisti-imperialisti? Folli denari. (Ricordo da un racconto di Tirella).

 

PROFITTO

 

Masse di operai

addensate nelle fabbriche

ricevono una organizzazione militare.

Come soldati semplici dell’industria

vengono sottoposti alla sorveglianza

di una completa gerarchia di ufficiali e sottufficiali.

Non sono soltanto gli schiavi del capitale

sono tutti i giorni e a tutte le ore

gli schiavi della macchina, del sorvegliante

e soprattutto del singolo padrone.

Questo dispotismo è tanto più misero,

odioso, esasperante,

quanto più proclama apertamente il profitto

come suo scopo finale.

-Karl Marx – Friedrich Engels-

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