INFERNO UOMO

 

giovedì, 13 luglio 2017

INFERNO UOMO

La letteratura, come altre espressioni della cultura, è legata allo sviluppo della civiltà intesa come il complesso dei beni materiali e non, creati con il lavoro manuale e intellettuale. Per occuparsi di letteratura vanno conosciute le condizioni economiche politiche culturali dell’epoca. In tutto il bacino del Mediterraneo la cultura era latina, a fianco della lingua parlata dai dotti e dai dominanti, vi fu il linguaggio degli umili e degli schiavi. Il discorso plebeo, prese campo nel parlare di tutti i giorni quel volgare, che dalle strade e dai mercati, entrava nelle botteghe degli artigiani, nei racconti e nella poesia. Dante, in particolare nell’Inferno, vede l’uomo compiuto ma non realizzato come individuo nella pienezza e libertà delle sue forze, sente per la prima volta la vita del mondo, il passaggio dal Medioevo all’età successiva della società. Una specie di preludio dell’umanesimo: Petrarca, Boccaccio, Santa Caterina da Siena, Jacopone da Todi, San Francesco? Umanesimo: rivalutazione dell’uomo terreno, padrone di sé, guidato dal suo raziocinio, intelligente e coraggioso, non più succube della superstizione? (Ricordo da un racconto di Rita).

 

DIFFERENZE

 

Gli animali si accoppiano

 

per procreante motivo

 

naturale attrazione istinto.

 

Non per nudità

 

sfacciata mostra

 

organi sessuali.

 

Eppur solo l’uomo

 

aggredisce senza motivo

 

se pur non veda sesso.

 

La donna

 

alla vista dell’uomo nudo

 

non s’abbassa a tale atto.

 

-Renzo Mazzetti-

 

(12 Luglio 2017)

 

Vedi:   NEUTRI ROVESCI (24 Giugno 2017)

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