BEFFA E STENTO
lunedì, 23 febbraio 2015
BEFFA E STENTO
La realtà non va bene, è cattiva, assume sembianze
mostruose, porta alla disperazione, induce al suicidio persone una volta
benestanti? L’intelligenza logica esige di cambiare la realtà perché essa è la
causa certa di crimini sociali. Invece, nel periodo in cui la rottamazione
conquistò il potere, la reazione moltiplicava gli effetti negativi della realtà
stagnante con movimenti che rafforzavano la causa di tutti i mali. Il capo
supremo del partito governante gettava il sasso nell’acqua cheta rovinando i
ponti, affogando l’uomo; nonostante ciò, l’incosciente lucido e sicuro,
paladino del sistema mercato, prometteva spavaldo di aver messo in moto
l’Italia e nei prossimi anni avremmo avuto il prodotto interno lordo aumentato
di almeno di tre e forse più punti e conseguito l’inizio del benessere con
l’occupazione giovanile: La solita “politica dei due tempi” di antica memoria
popolare, in cui soltanto il primo tempo, quello dei sacrifici veniva attuato,
mentre il secondo che dava il bene al popolo, era sempre rimandato. Intanto il
tempo trascorreva, la memoria si indeboliva, il più forte godeva, il più debole
periva. La novella della beffa e dello stento infinito. L’ingenuo
cittadino-pesce abboccava. (Ricordo da un racconto di Ariella).
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