PAPI
MERCOLEDÌ, 27 LUGLIO 2011
PAPI
Esaltati dalla potenza terrena, deposta a poco a poco la memoria della salute dell’anime e de’ precetti divini, e voltati tutti i pensieri loro alla grandezza umana, né usando più l’autorità spirituale se non per instrumento e ministerio della temporale, cominciorno a parere più tosto principi secolari che pontefici. Cominciorno a essere le cure e i negozii loro non più la santità della vita non più l’augumento della religione non più zelo e carità verso il prossimo, ma eserciti, ma guerre contro a’ Cristiani, trattando co’ pensieri e con le mani sanguinose i sacrificii, ma accumulazione di tesoro, nuove leggi nuove arti nuove insidie per raccorre da ogni parte danari; usare a questo fine senza rispetto l’armi spirituali, vendere a questo fine senza vergogna le cose sacre e profane. Le ricchezze diffuse in loro e in tutta la corte seguitorno le pompe il lusso e i costumi inonesti, le libidini e i piaceri abbominevoli; nessuna cura a’ successori, nessuno pensiero della maestà perpetua del pontificato, ma, in luogo di questo, desiderio ambizioso e pestifero di esaltare non solamente a ricchezze immoderate ma a principati, a regni, i figlioli i nipoti e congiunti loro; non distribuendo più le dignità e gli emolumenti negli uomini benemeriti e virtuosi, ma, quasi sempre, o vendendosi al prezzo maggiore, o dissipandosi in persone opportune all’ambizione all’avarizia e alle vergognose voluttà. (meditazione rileggendo: Storia d’Italia, libro IV, Sulla corruzione del papato di Francesco Guicciardini).
(La strage di Oslo).
E' davvero singolare che un cristiano faccia una strage del genere. Quando insegni piogge di fuoco, diluvi universali, piaghe, lapidazioni e promuovi intolleranza verso i gay, le coppie di fatto o i divorziati, la gente dovrebbe venire su abbastanza equilibrata. (il ferrini).
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