ELIO

sabato, 24 ottobre 2009

ELIO

La teoria eliocentrica incontrò forti  opposizioni perché contrastava con le  interpretazioni della Bibbia e il pensiero teologico e filosofico di quei tempi, influenzato dalla filosofia della natura aristotelica. Per circa due secoli il nome di Copernico  divenne la bandiera di una nuova visione filosofica del mondo e di chi lottava contro l’autorità costituita sul terreno morale, religioso e scientifico. L’uomo nuovo copernicano, consapevole di essere gettato su un piccolo pianeta ruotante nell’infinità dell’universo, rinuncia al privilegio metafisico di cui si illudeva di godere e, ciò che precedentemente era concepito come un posto centrale già dato e stabilito, diviene invece una meta da conquistare con gli strumenti che l’uomo ha a sua disposizione: il lavoro illuminato della ragione; venne a formarsi una morale attivistica, di una mentalità dinamica e moderna che accese gli spiriti più liberi e audaci come ad esempio Giordano Bruno.

FELICE TEMPO ANTICO

Volgiti a quel felice tempo antico
privo d’ogni malizia e d’ogni inganno
ch’ebbe sì la natura e ‘l cielo amico
e troverai che tutto quanto l’anno
andava nud’ognun picciol e grande
come dicono i libri che lo sanno.
Non ch’altro è non portavan le mutande
ma quant’era in altrui di buono e bello
stava scoperto da tutte le bande.
E così ognun secondo il suo cervello
coloriva e ‘ncarnava il suo disegno
secondo che gettava il suo pennello
né bisognava affaticar l’ingegno
a strologar per via d’architettuta
o indovinar da qualche contrassegno:
non occorreva andar per congettura
perché la roba stava in su la mostra
e si vendeva a peso e a misura.

E quest’è la ragion che ci dimostra
ch’allor non eron gl’inconvenienti
che si veggon seguire all’età nostra.
Quella sposa si duol cò suoi parenti
perché lo sposo è troppo mal fornito
e non ci vuole star sotto altrimenti
ma dice che ci piglierà partito
e che gli han dato colui a malizia
tal che gli è forza cambiarle marito
altri che di ben sodi ha gran dovizia
talor dà in una ch’ha sì poca entrata
che non v’è da ripor la messerizia.
Così resta la sposa sconsolata:
gli è ver che questo non avvien si spesso,
pur di queste qualcuna s’è trovata:
dove allor vedevasi a un di presso
innanzi che venissero alle prese
la proporzion tra l’uno e l’altro sesso.

Non si temeva allor del mal franzese:
però che stand’ignudo alla campagna
s’uno avea qualche male era palese
e s’una donna avea qualche magagna
la teneva coperta solamente
con tre o quattro foglie di castagna.
Così non era gabbata la gente
come si vede ch’ell’è gabbata ora
se già l’uomo non è più ch’intendente:
chè tal par buona veduta di fuora.
Ma se tu la ricerchi sotto panno
la trovi come ‘l vaso di Pandora.
E così d’ogni frode e d’ogn’inganno
si vede chiaro che n’è sol cagione
l’andar vestito tutto quanto l’anno.

- GALIEO GALILEI -


Vedi: DISORDINE BIS



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